Quarto posto nel concentramento di San Giorgio su Legnano giocato contro squadre di A1 e A2.
Il compito era arduo, per non dire improbo. Lo si sapeva dalla vigilia: per la nostra under 19 femminile qualificarsi da quarta classificata del Lazio voleva dire affrontare nel concentramento interregionale con in palio un solo posto per la finale nazionale tre “corazzate” del basket femminile, nel caso specifico una società che ha la prima squadra in A1 e due che militano in A2, con una buona metà dei rispettivi roster del team principale eleggibile per giocare appunto questa manifestazione. Senza considerare che tutte e dodici le ragazze a disposizione di coach Adamoli erano, e in molti casi saranno ancora a lungo, sotto età per la categoria. A San Giorgio su Legnano, dal primo al 3 maggio scorsi, le nostre ragazze hanno dunque affrontato nell’ordine Pallacanestro Vigarano, Reyer Venezia e San Salvatore Selargius. Un’altra “prima volta”, nella categoria giovanile più “anziana”, per la nostra società.
Non è andata bene, sul piano del record, con tre sconfitte su tre, ognuna diversa dall’altra nello svolgimento. L’esordio, il primo maggio contro Vigarano, non è stato dei migliori, con una sconfitta (64-45) netta tanto nel gioco quanto nelle proporzioni. Con un alibi non indifferente: il lunghissimo viaggio sulle spalle che certo non ha potuto non influire sulla prestazione delle ragazze. Meglio, molto meglio, la seconda partita contro Reyer Venezia, la squadra che poi non a sorpresa ha strappato, e nettamente, il “biglietto” per la finale nazionale. Il quasi inevitabile ko (la più “piccola” delle veneziane è praticamente alta come il nostro centro…) è infatti maturato solo nel secondo tempo (finale 68-44), dopo che Galea e compagne avevano addirittura chiuso in vantaggio una prima frazione praticamente perfetta, soprattutto in difesa. Una via di mezzo rispetto ai primi due match, invece, la partita persa nella giornata finale contro Selargius (73-64), con un inizio di nuovo troppo soft, una parte centrale giocata alla grande e un finale dove ha pesato la maggior esperienza, in assoluto e ad alto livello, delle ragazze sarde.
“L’obiettivo di inizio anno era quello di portare le ragazze a competere a livelli più alti contro squadre e giocatrici con esperienze più importanti. Arrivare a Legnano - commenta coach Angela Adamoli - è stato già di per sé un risultato straordinario e sono veramente orgogliosa delle mie ragazze, che al di là della naturale soggezione hanno guardato le avversarie negli occhi e hanno allargato le spalle. Si ricorderanno di questa esperienza per tutta la vita, servirà loro per il futuro, a maggior ragione alle tante ‘piccolissime’ che abbiamo schierato in campo”.