25 gennaio 2021
Angela Adamoli ha vinto il contest organizzato da Skills Basketball
Il migliore allenatore italiano di basket è l’attuale “club manager" di Elite Basket Roma, Angela Adamoli. A decretarlo sono stati i partecipanti al contest organizzato su Instagram da Skills Basketball tramite un tabellone ad eliminazione, nel quale la Adamoli ha eliminato un turno dopo l’altro Gianni Corsolini, Luca Di Chiara, Laura Ciravegna e in finale un “mostro sacro” come Ettore Messina. Una bella soddisfazione per un coach conosciuto dal grande pubblico grazie soprattutto al trionfo al Mondiale di 3x3 del 2018, ma che da anni lavora ad alti livelli con ottimi risultati, grazie soprattutto a una preparazione e a una capacità di empatia con gli atleti davvero rare.
L’occasione non poteva essere più propizia per una breve chiacchierata sui coach di casa nostra e sulla situazione attuale della nostra pallacanestro.
Che effetto ti fa essere giudicata l'allenatore numero 1 in Italia?
So che è solo un gioco, ho tanti amici e persone che mi stimano e che hanno votato per me. In Italia di numeri uno ce ne sono tanti, figuriamoci Ettore Messina che è decisamente di un altro livello. Posso dire solo che io faccio sempre il mio e cerco di farlo con il massimo della passione e della professionalità.
Adamoli a parte, fammi tre nomi di allenatori che stimi molto...
Beh, non è facile limitarsi a tre, ce ne sono talmente tanti di ottimi allenatori. Comunque per cominciare direi Giovanni Lucchesi, con il quale ho avuto modo di condividere tante esperienze, bravissima persona oltre che coach competente e attento. Continuo con Cinzia Zanotti, allenatrice di altissimo livello che è riuscita a portare in panchina in modo ideale la sua esperienza di giocatrice e che è diventata il punto di riferimento di una società importante come il Geas. Chiudo con Giampiero Ticchi, che a Venezia sta facendo un grandissimo lavoro.
In questa lunga fase di stallo causa Covid, come cambia il ruolo dell'allenatore?
Deve essere un po’ psicologo, ancora più del solito, perché questo periodo ha lasciato e sta lasciando dei segni in tutti, chi più chi meno. Oltre ad essere punto di riferimento per ragazze e ragazzi, dobbiamo cercare di capire di cosa hanno bisogno restando pronti a riprendere dall’inizio certi concetti. Ci vogliono pazienza, occhio lungo, visione periferica per essere pronti a ricominciare nel modo giusto non appena ce lo permetteranno.
Come lo vedi il futuro prossimo? Che basket sarà per gli allenatori?
Ci saranno buchi e lacune da colmare, è inevitabile. Bisognerà riprendere continuità nel lavoro di squadra perché ciò che si è riuscito a fare in questo periodo è stato a livello individuale. Faticheremo per ritrovare gli equilibri, ma il lavoro fisico e sui fondamentali che è stato svolto alla fine comunque verrà fuori. A soffrire sarà in particolare il gioco in continuità veloce perché è evidente che la condizione fisica degli atleti non potrà essere quella che abbiamo lasciato. In generale, sono convinta che bisognerà avere pazienza ma poi la passione e la voglia di giocare prevarranno. Probabilmente non si daranno più tante cose per scontate e ci sarà un attaccamento più forte tra compagni di squadra, tra loro e l’allenatore e in generale al nostro sport.
Gioco o no, farsi allenare dal miglior coach italiano è semplice: basta andare a Colle La Salle, in Via dell'Imbrecciato 181, "casa" di Elite Basket Roma. Lo staff, coordinato dal direttore tecnico Maurizio Barberini e nel quale troviamo un altro "mostro sacro" del nostro basket come Angelo Gigli, è davvero di primissimo livello e non si è mai fermato un attimo anche in questo difficile periodo. Gli allenamenti, per il momento, proseguono negli spazi all'aperto.